PSICOLOGIA 1

PSICOLOGIA 1 

SVILUPPO E PSICOANALISI: LA VISIONE ANTROPOLOGICA DI FREUD


"Psicoanalisi e società "

lo storico Eli Zaretsky scrisse che l’età di Freud era giunta al termine ma come per tutti i grandi cambiamenti il freudismo continua a informare quotidianamente e ampliare gli orizzonti. La teoria psicoanalitica di Sigmund Freud è messa in discussione da più parti e ad oggi il metodo terapeutico è stato rivisitato: oggi la psicoanalisi non occupa più posto di rilievo come in passato, tuttavia grazie ad essa abbiamo modificato in modo permanente il modo in cui gli uomini e le donne comuni interpretano se stessi gli altri.




I cambiamenti dovuti alla industrializzazione e urbanizzazione hanno cambiato il senso di identità dell'individuo, che fino ad allora verteva sul ruolo che copriva nella famiglia. Lo sviluppo del capitalismo industriale permise grazie alla separazione tra
 ambiente di lavoro e quello famigliare, di immaginare per sè identità extrafamiliari. L'idea di un inconscio individuale elaborata da Freud rifletteva i cambiamenti in atto sul piano economico-sociale. La teoria freudiana mette l'accento sulla particolarità di ogni esperienza umana degli individui, sull'elaborazione personale dei vissuti e sulle dinamiche inconsce che influenzano lo sviluppo



La psicoanalisi e l'inconscio 

Freud coniò il termine psicoanalisi per indicare:   


- un procedimento per l'indagine di processi mentali 

- un metodo terapeutico

- una disciplina scientifica 

La psicoanalisi propone una concezione antropologica nella quale vengono sviluppati temi come l'origine dell'io, società, cultura, religione e arte.

Freud evidenzia che lo sviluppo dell'uomo è determinato dalla pulsione e da elementi inconsci, e individua delle fasi dello sviluppo comune


Lo sviluppo della vita psichica: processo primordiale e secondario

Freud distingue la vita psichica tra processo primario e secondario.  


Primario: riguarda l'attività psichica dominata dall'inconscio tendente alla soddisfazione immediata dei desideri 

Secondario: l'attività psichica l'attività dell'io inibisce dilaziona la soddisfazione del desiderio ➡ io si adatta alla realtà 

I due processi hanno due principi, quello di piacere e quello di realtà


L'interpretazione dei sogni

Freud in questo libro fa vivere la nostra umanità senza giudizi moralistici e attribuisce centralità alla sessualità. Lui evidenzia come nella quotidianità i sogni, le dimenticanze e i lapsus siano presenti negli
individui e anche nei nevrotici
. Al sogno viene infatti assegnato un ruolo fondamentale per l'esplorazione dell'inconscio, poichè ne fornisce una rappresentazione. Durante il sonno diminuiscono le difese che impedisce agli elementi rimossi di invadere la coscienza. Il sogno è dunque il risultato di un compromesso: cerca di soddisfare i desideri inconsci e li trasforma  in maniera irriconoscibile.   La trasformazione del contenuto latente in contenuto manifesto avviene attraverso il lavoro onirico. Una delle tecniche utilizzate è la condensazione cioè il collegamento di elementi che nello stato di veglia risultano slegati. L’analisi del sogno permette dunque di risalire ai contenuti latenti. Freud sottolinea come questi comportamenti non casuali, rivelano delle motivazioni inconsce, delle intenzioni inconsapevoli. 

La teoria sessuale e lo studio delle nevrosi 

Nei tre saggi sulla teoria sessuale Freud espone la sua concezione della sessualità infantile e dello sviluppo individuale. Tale concezione suscitò scandalo in quanto all’epoca egli ipotizzava la presenza
nel bambino di un’energia di tipo sessuale fin dalla nascita. La sessualità infantile non coincide con la genialità, piuttosto si tratta di una ricerca del piacere che è collegata ai principali bisogni fisiologici, 
L'energia libidica (pulsioni sessuali) investe una serie di funzioni biologiche e comportamenti che provocano piacere e attenuano l'eccitazione dovuta all'accumolo di energia. 
- nella fase orale la zona erogena è la bocca, le attività di piacere sono relative alla suzione
- nella fase anale (3 anni) la libido si concentra nella zona attorno all'ano e trova piacere nell'espellere e trattenere
- fase fallica (3-6 anni) consistono nelle prime manipolazioni dei genitali, in questa fase si sviluppa il complesso edipico ( attrazione per il genere opposto), quello di castrazione e l'invidia del pene (centrali per lo sviluppo di identità del genere) 
- periodo di latenza (6-11 anni) in cui le vicende vengono rimosse e l'evoluzione della sessualità si arresta 
Con la pubertà andiamo verso lo sviluppo della genialità adulta, cioè la sessualità soddisfatta attraverso la relazione con un partner sessuale. 
Il passaggio da una fase all'altra comporta una mutazione che implica aspetti biologici e psicologici. Questo passaggio può essere parziale o con regressioni. Freud dice che la regressione e la fissazione spiegano la perversione sessuale cioè il piacere realizzato in modo non conforme ai dettami sociali. La nevrosi è opposta alla perversione però entrambi consistono in difese contro l'angoscia di castrazione.

Freud pensa che all'origine della nevrosi ci sia un trauma di origine sessuale. Egli attribuisce alla sessualità un ruolo importante in quanto elemento fondamentale per i desideri e le fantasie 




La conflittualità della vita psichica 

Alla fine degli anni 20 Freud ipotizza l’esistenza di due tipi di pulsioni originarie. Le pulsioni libidiche

chiamate Eros e le pulsioni di morte chiamate Thanatos. Le seconde si manifestano nei comportamenti autodistruttivi e aggressivi, ma ciò che accomuna entrambi è la tendenza a ripristinare uno stato di equilibrio e a scaricare l’eccitazione. Queste due pulsioni sono sempre in lotta tra di loro. Dopo la prima descrizione dell’apparato psichico Freud distingueva tra conscio, preconscio e inconscio in cui individua tre istanze: Io, Es, Super-Io. L’Io svolge una funzione essenziale nello sviluppo, poiché guida il processo evolutivo individuale e riesce a controllare l’Es 

Civiltà e sublimazione delle pulsioni

Freud analizza il rapporto tra l’individuo e la civiltà sottolineando l’infelicità della condizione umana. La civiltà implica la rinuncia parziale alla soddisfazione delle pulsazioni. Il patto sociale infatti permette
la costruzione della comunità sociale che si fonda sulla rinuncia pulsionale. Secondo Freud la libertà subisce delle limitazioni a opera dell’incivilimento. La cultura e la civiltà sono la risultante della sublimazione delle pulsioni: le energie libidiche possono essere utilizzate per obbiettivi socialmente utili

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